È morto Pietro Ferrero, 47 anni, il figlio di Michele, capo dell’impero dolciario conosciuto in ogni angolo della terra, impero di cui lui, Pietro, era amministratore delegato. Impero nato ad Alba. Ed è ad Alba il polo produttivo che è oggi la più grande realtà industriale del Gruppo Ferrero in Italia.
La nostra città è sgomenta. Tutti noi albesi in un modo o nell’altro, conoscevamo Pietro. Una presenza a volte fuggevole, sempre senza clamori. Stamattina non si parlava d’altro e quel che mi ha colpito di più è stato un aggettivo utilizzato da tutti quelli che lo avevano incontrato “gentile”.
Era davvero così Pietro Ferrero, un giovane uomo, gentile, riservato e un grande nel suo lavoro, tutti gli albesi che hanno lavorato e lavorano alla Ferrero lo sanno. Dalla mia finestra, molte sere, potevo vedere le luci dell’elicottero che riportava Pietro ad Alba. Il profumo di cacao arriva spesso fino alla mia collina da cui si scorge lo stabilimento: la Ferrero è Alba, la Nutella è Alba. Mi è capitato viaggiando per il mondo, di rispondere alla domanda: “Da dove vieni?” con :” Vengo dalla città in cui si fa la Nutella” certa di suscitare stupore e meraviglia.
E’ dolore sincero e profondo, quello che proviamo noi albesi per la morte prematura di Pietro, capitano di industria, figlio, marito, papà. Alba si stringe con un abbraccio alla famiglia, anche noi e con tanto affetto. Oggi Samantha mi raccontava di quando giovanissima praticava sport e incontrava Pietro, le piaceva anche un po’, cose da bambini. Il suo racconto era pieno di tristezza e di commozione. Addio Pietro!