Che ne pensate di questa sleepbox per riposare tra un volo e l’altro? A me piace!

A chi non è capitata una lunga attesa, magari notturna, diventata pesantissima sulle scomode poltroncine dell’aeroporto?

Io ricordo una notte fredda al JFK di New York, fuori tutto ghiacciato, il tempo a disposizione troppo poco per pensare di andare in hotel (e  mi sentivo più sicura vicino al gate..) ma un tempo lunghissimo data la stanchezza e alla fine mi sono seduta sulla moquette, almeno per distendermi un poco..

Se fossero già state in uso le sleepbox ne avrei approfittato certamente! Dai primi prototipi dell’ Arch Group del 2009, sembra che finalmente queste scatole per riposare saranno piazzate nei prossimi mesi in diversi aeroporti. Dovrebbe costare circa 10 euro all’ora potersi rilassare in tutta privacy nel cuore dell’aerostazione.

Gli architetti dello studio russo hanno pensato a tutto. La cabina è fornita di un letto con le lenzuola che cambiano automaticamente da un viaggiatore a un altro, ci sono prese di corrente per ricaricare i propri dispositivi elettronici, un vano comodo per i bagagli, un display LCD e  il wi-fi. Il design è curato, lineare e funzionale, adatto al contesto aeroportuale. Ai primi materiali tecno, plastica e acciaio a volte vengono preferiti quelli naturali come il legno, che le rendono più accoglienti.

Insomma, non vedo l’ora di provarne una, guardate come sono belle queste napcabs all’aeroporto di Monaco, ecco la mappa per trovarle.

 

About the author

Nuccia Faccenda

Personal Travel Assistant
Leggi il profilo

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.